“Siamo orgogliosi di essere i pionieri di un nuovo modello sociale, giusto ed equo. Smood è la prova che esiste un’alternativa valida al mercato nero“.

– Marc Aeschlimann Fondatore & CEO

CONDIZIONI DI LAVORO EQUE

Perché Smood si sta impegnando in questo senso?

Perché Smood si sta impegnando in questo senso?

Dal 2021 abbiamo deciso di cambiare radicalmente il modo in cui lavoriamo con i nostri drivers, facendo scelte socialmente responsabili che hanno portato alla firma di un Contratto Collettivo di Lavoro (CLA). Abbiamo inoltre deciso di pagare all’ora tutti i nostri drivers, di interrompere l’esternalizzazione e di stabilire nuovi standard nel nostro settore.

Siamo orgogliosi di essere la prima azienda di consegne in Svizzera ad aver compiuto questo importante cambiamento. Ora è nostro dovere dare il via a un movimento più ampio, incoraggiando altre aziende a seguire il nostro esempio.

Si tratta anche di chiedere ai decisori politici e agli opinionisti del nostro Paese di esprimere la nostra forte scelta a favore di condizioni di lavoro etiche e rispettose per tutti gli drivers del settore.

Ecco perché abbiamo deciso di creare questo marchio, per rendere consapevoli i nostri clienti e partner delle scelte importanti che abbiamo fatto. Qualsiasi azienda, del nostro settore o di altri settori, può chiedere di unirsi a noi in questo approccio.

Le azioni concrete di Smood

Ciascuno dei nostri drivers beneficia delle seguenti condizioni di lavoro:

  • Salario orario legale in ogni cantone, bonus pagati ai drivers
  • Contributi alle assicurazioni sociali svizzere (AVS, LPP, AC, ecc.)
  • Assicurazione contro gli infortuni pagata dal datore di lavoro
  • Indennità per le spese del veicolo privato
  • Indennità per attrezzature e manutenzione
  • Pagamento di una retribuzione aggiuntiva per il lavoro domenicale
  • 4 settimane di ferie pagate all’anno, 5 settimane per i dipendenti di età inferiore ai 20 anni
  • Turno minimo garantito a settimana (4 ore)

Cosa ci guadagnano i nostri clienti?

Quando scegli Smood per la consegna dei tuoi pasti e della tua spesa, scegli un’azienda responsabile che offre le migliori condizioni di lavoro del settore ai suoi drivers. È la garanzia di sostenere un’azienda che rispetta la legge svizzera e che contribuisce a rendere la nostra economia più sana e sostenibile. Soprattutto, è una scelta etica da parte dei nostri clienti, che ringraziamo.

I nostri drivers stipendiati vengono riconosciuti per il loro vero valore e sono quindi più motivati e impegnati nel loro lavoro. Per i nostri clienti è una garanzia di un servizio di migliore qualità. Il passaggio al lavoro dipendente è anche una garanzia di sicurezza per i nostri partner e clienti. Abbiamo messo in atto un processo di assunzione accurato ed esigente per garantire che il lavoratore sia competente e conforme alla legge. Inoltre, è impossibile per un driver “affittare” il proprio account e far lavorare qualcuno al suo posto, come potrebbe accadere con i modelli dei nostri concorrenti.

Cifre chiave degli drivers

70%

dei nostri driver è soddisfatto delle condizioni di lavoro in Smood

72%

dei nostri driver raccomanda Smood ad amici e parenti

money

60%

dei nostri driver rimane con Smood per molto tempo

money

18-45 anni

driver di tutte le età

Numero basato sui dati di oltre 500 driver forniti nel 2023.

Uberizzazione? Di cosa stiamo parlando?

Gig economy, uberizzazione, lavoratori freelance, lavoro a pagamento… sono termini sempre più utilizzati nel contesto dell’economia digitale. L’uberizzazione del mercato del lavoro si riferisce alla tendenza crescente dell’economia on-demand, in cui i lavoratori autonomi vengono messi in contatto diretto con i clienti attraverso piattaforme digitali.

Le piattaforme offrono ai lavoratori la possibilità di lavorare in modo flessibile, scegliendo i propri orari. Si rivolgono quindi principalmente a coloro che cercano una fonte di reddito aggiuntiva o che preferiscono un modo di lavorare più flessibile.

Tuttavia, l’uberizzazione del mercato del lavoro sta avendo un impatto negativo sui lavoratori stessi. Sono soggetti a una maggiore concorrenza e alla pressione di mantenere i prezzi bassi per rimanere competitivi. Inoltre, i tradizionali benefici del lavoro dipendente, come i regimi pensionistici e le prestazioni sociali, sono completamente assenti per questi lavoratori autonomi. Ciò porta alla precarizzazione del lavoro, con conseguente instabilità finanziaria e assenza di una rete di sicurezza per i lavoratori in questa esternalizzazione digitale.

D’altro canto, le aziende che utilizzano questo modello di outsourcing beneficiano di costi inferiori e di una maggiore flessibilità. Possono facilmente ricorrere a lavoratori per compiti specifici, senza dover sostenere i costi a lungo termine associati all’assunzione di personale dipendente, creando così una concorrenza distorta e sleale.

L’Uberizzazione del mercato del lavoro è quindi un fenomeno complesso con importanti implicazioni economiche, sociali e politiche.

Ulteriori informazioni

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